CONCETTO DI LESIONE OSTEOPATICA
“L’osteopatia si basa sulla perfezione dell’opera d3ella natura. Quando tutte le parti sono in ordine abbiamo la salute.Quando non lo sonio, ecco la malattia.Il fatto di riaggiustarle fa scomparire la malattio. Il lavoro dell’osteopata è di ristabilire unja situazione normale dell’organiosmo a partire da una situazione anomala. “ ( Osteopathy reserch and practice, 1910)
La LESIONE OSTEOPATICA è l’associazione di due o più disfunzioni che limitano la libertà di movimento dl corpo: mobilità articolare , vaso motricità, visceromotricitàè, coduzione nervosa, liquido cerebro spinale.
Still sosteneva :” trovate la lesione primaria, correggetela e lasciate fare alla natura”.
Questa lesione non zserve unicamente a definire le conseguenze locali immediate riscontrabili dopo un trauma diretto, ma racchiude le molteplici ripercussioni neurobiologiche e fisiologiche di adattamento alla sua comparsa e persistenza. Una conseguenza diretta del persistere della lesione è la creazione di uno stato di FACILITAZIONE a livello del segmento spinale corrispondente allo stadio lesionato con un abbassamento della soglia di risposta ai messaggi sensoriali di ogni natuira che pervengono a questo livello di origine muscolo scheletrica viscerale e cdutanea ( I. Korr). Ciò che ne risulta è una situazione di ipereccitabilità a livello di questo segmwento midollare vhe favotisce il disturbo intorno a tutti gli elementi innervati da questo livello (La legge di Hilton: riguarda la capacità del nervo, che innerva un’articolazione, di innervare sia i muscoli che muovono tale articolazione, sia la pelle che copre l’inserzione articolare di detti muscoli) favorendo apparizione di sintomi o persino malattie funzionali se protratto nel tempo. Le conseguenze meccaniche dirette sono la crezione di una zona di “maggior sensibilità” sollecitate più di quanto permetta la loro fisiologia si può dar luopgo così a lesioni di tipo somato-somatiche coinvolgendo le strutture muscolo scheletriche colpite che genereranno contratture muscolari o disfunzioni di movimento, somato viscerali in cui si ha un coinvolgimento del viscere collegato a quel segmento midollare , viscero somatiche se un organo sofferente induce nella zona di innervazione una contrattura riflessa o cortico somatico caso in cui conflitti psicologici generano contratture muscolari on aumenti del tono muscolare in assenza di qualsiasi lesione vertebrale.
Le varie lesioni vengono spesso classificate in lesione Primaria che di solito denota un trauma diretto o una disfunzione localizzata , lesioni secondarie dovute a compensazioni meccaniche come risultato di un disturbo più lontano.
Le cuse delle lesioni sono quindi molteplici, traumatiche, patologiche , congenite , alimentari psicologiche ma conducono in sostanza tutte ad una modifica nella funzionalità a causa di un “maladjustment” strutturale o funzionale. Tutte le lesioni quindi sono cusate dall’interazione di forze che agiscono sul nostro corpo, dirette (es. truma) indirette (es. psicologiche, alimentari) e la malattia non è altro che la manifestazione del tentativo del nostro corpo di resistere per ritornare al suo stato di benessere.
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